La tecnologia avanza sempre di più e ogni azienda del settore si sta specializzando in qualcosa di ben definito. Ormai anche singoli apparecchi o dispositivi molto settoriali stanno diventando utili a decine di cose differenti. In un solo apparecchio, magari, trovate funzioni che servono veramente ad ogni cosa. Prendete il caso degli smartwatch, che non solo vi fanno controllare le notifiche appena arrivate sullo smartphone, ma alcuni modelli vi permettono anche di rispondere alle chiamate.
A dirla così sembra fantascienza, quando invece è solo la realtà dei fatti. Va preso in considerazione un fatto: molti prodotti vengono pensati e progettati anche per aiutare l’utente a gestire il proprio stress, la salute, ecc. Legati indissolubilmente agli smartwatch e a tutto questo universo di prodotti per il benessere del consumatore, ci sono i contapassi. Anche se già dal nome possiamo capire di cosa si tratta, non prendete i contapassi sottogamba. Sono dispositivi a volte molto articolati, pieni di funzioni e caratteristiche, che variano a seconda del tipo di utente e della specifica volontà di utilizzo.
In questa guida cercheremo quindi di guardare ai contapassi come dispositivi completi, che possano soddisfare le esigenze di ogni tipo di utente, senza mai perdere di vista la qualità. Vedremo chiaramente le loro caratteristiche, le differenze fra i modelli che vanno per la maggiore, le fasce di prezzo e le marche principali, quelle più note e importanti.
Che cos’è un contapassi?
Come vi ho accennato nell’introduzione, quando si parla di contapassi si pensa spesso che sia un prodotto molto semplice, qualcosa di comune e a tutti comprensibile senza nemmeno uno sguardo alle specifiche tecniche. Di base potrebbe anche essere così, ma si può davvero ridurre qualcosa di questo genere a un semplicistico ragionamento? Certo che no.
Un contapassi, infatti, è un dispositivo elettronico molto complesso, dotato di funzioni molto particolari che si rivelano utili in moltissimi casi. Insomma, per farla breve, un contapassi è un apparecchio che non è pensato e progettato solo per gli sportivi, ma anche per gente più sedentaria. Anzi, è pensato proprio per coloro che stanno tanto tempo seduti e invece dovrebbero muoversi molto di più.
Perché scegliere un contapassi?
Ora che abbiamo capito bene e in maniera approfondita che cos’è un contapassi, mi vorrei concentrare sulla scelta in sé e per sé. Va bene che un contapassi serve a tenere il conto di quanto tempo camminiamo o corriamo, ma è davvero così necessario? A che serve, davvero, un contapassi? In altre parole, perché dovreste acquistarne uno? Be’, i motivi in realtà sono molteplici ed hanno tutti a che fare con la vostra salute e il vostro benessere.
Partiamo da un assunto che abbiamo visto in precedenza: un contapassi non è solo adatto agli sportivi. Questo punto è particolarmente esatto. Qualsiasi medico, infatti, consiglia a chiunque di completare ogni giorno almeno diecimila passi. Calcolando che ogni mille passi si arriva quasi a 1 km, vuol dire che dovrete fare una passeggiata di una decina di km circa. Ora, il perché ci sia bisogno di fare diecimila passi al giorno è presto detto, anche se la versione può cambiare a seconda degli esperti. La sostanza, però, resta la stessa.
Stesso discorso vale per la mente e il vostro stato d’animo, poi. Sì, perché camminare, così come qualsiasi altra attività fisica, stimola le endorfine, ovvero quegli specifici ormoni che vi permettono di alleggerire lo stress e la cupezza. Quindi camminare combatte anche la tristezza quotidiana, quando c’è. È un rimedio naturale che si sostituirà a qualsiasi medicinale.
Ora che conoscete i tantissimi lati positivi di questa attività, capirete bene che un contapassi è un dispositivo utilissimo: prima di tutto vi stimolerà a muovervi e camminare (o correre), e in secondo luogo vi aiuterà a contare effettivamente i passi e i km fatti, così da avere piena coscienza dei risultati raggiunti. Non è incredibile?
Contapassi da polso, smartwatch e contapassi a clip
Passiamo ora a qualcosa di un po’ più specifico. Entriamo nel vivo dell’argomentazione, parlando delle tre grandi tipologie di contapassi esistenti: i contapassi da polso, gli smartwatch e i contapassi a clip (o con gancio). Andiamo a vedere di cosa stiamo parlando senza farci ingannare dalla fretta.
I primi di cui vorrei parlare sono i contapassi da polso. Come potete ben capire dal nome, questi dispositivi sono forniti di cinturino (che può essere di vari materiali, ma solitamente è in gomma o plastica) e vanno allacciati al polso come un orologio. Solitamente questi contapassi sono molto all’avanguardia e sofisticati, anche perché forniscono qualche funzione in più rispetto ad altri prodotti. Oltre ai passi, tengono in conto magari l’accelerazione del passo, quindi la velocità con cui si sta camminando o correndo. I modelli più moderni, poi, tengono anche traccia dei movimenti utilizzando il gps.
La seconda tipologia è un contapassi diverso, forse più primordiale, se così si può dire, ma altrettanto specialistico. Sto parlando di contapassi che vanno agganciati ai pantaloni o che sono forniti di un piccolo foro in cui può passare ad esempio un moschettone, facendo sì che si possa agganciare anche a zaini o borse. È chiaro che un contapassi del genere abbia meno funzioni, non ha né gps né accelerometro di solito, ma funziona lo stesso in maniera eccellente, tenendo il conto dei passi e dei km percorsi.
Funzionalità principali
Abbiamo scoperto che, in linea di massima, sono tre le tipologie che possono essere ascritte alla dicitura “contapassi” o “pedometro”. Benissimo, ma quali funzionalità possono avere e garantire all’utente? Che cosa possono arrivare a fare i contapassi al giorno d’oggi? In parte lo abbiamo già visto, ma vediamo tutto nel dettaglio.
Ogni contapassi da polso e ogni smartwatch è touch screen. Entrambi quindi possiedono uno schermo, un display di qualità più o meno alta che vi permette di gestire ogni cosa e impostazione in totale autonomia. Se per esempio non avete voglia di prendere lo smartphone e modificare quello che volete, o controllare qualche parametro, potrete farlo comunque attraverso il display del contapassi.
Una funzione che spesso viene presa sottogamba riguarda le calorie e i piani di allenamento. Molti contapassi e smartwatch infatti permettono all’utente di fissare degli obiettivi per dimagrire, tenendo nota delle calorie bruciate nel tempo e a seconda dell’attività fisica che si sta praticando. Questo significa che molti modelli possono avere diverse possibilità di scelta riguardo l’attività fisica in sé: di solito, l’utente può scegliere quella che pratica solitamente e il contapassi si imposterà su quella. Prima, però, l’utente dovrà inserire i propri dati (peso, età, sesso, altezza, ecc.) per permettere questo calcolo. Ecco perché, molto spesso, i contapassi più specializzati vengono anche chiamati “fitness tracker”.
Chiaramente esistono anche delle funzionalità più basilari e generiche che magari sono meno sofisticate, ma non meno utili. Ad esempio, un contapassi può avere un cronometro, un timer, uno spazio di memoria in cui vengono raccolti tutte le informazioni riguardo le attività delle ultime 24 ore (o dell’ultima settimana) e, soprattutto, può fissare dei veri e propri obiettivi (quindi potrete impostare il contapassi su un tot di passi quotidiani, che dovrete poi completare come fossero delle tappe). Insomma, ce n’è per tutti i gusti davvero.
Tecnologia bluetooth
Nel paragrafo precedente ho parlato di contapassi collegati a qualche app. Ma tutto ciò com’è possibile? È chiaro che queste funzioni sono possibili soltanto tra dispositivi che possono in qualche modo comunicare senza fili. La tecnologia wireless più all’avanguardia in questo momento, soprattutto riguardo apparecchi di questo genere, è di sicuro il bluetooth.
E se non voleste invece avere a che fare col bluetooth? Be’, in questo caso potrete sempre acquistare un contapassi più classico, semplice per così dire. Ma semplice non significa primitivo. I contapassi senza bluetooth possono essere altrettanto performanti e futuristici. Ormai anche le aziende che producono questi contapassi (che possono essere sia da polso che a clip) hanno implementato le loro impostazioni e funzioni: quindi avrete un prodotto che misura il battito, la corsa, la frequenza e l’accelerazione, e che sono anche resistenti all’acqua.
Contapassi impermeabili e resistenti all’acqua
Sulle caratteristiche tecniche sembra che già sia stato detto tanto e in effetti è così, ma c’è una particolarità che ancora non abbiamo affrontato: la resistenza all’acqua. È chiaro che i contapassi o i fitness tracker possono essere dedicati a tutti, ma sicuramente sono progettati anche per gli sportivi, come dicevamo. Ecco, esistono alcune tipologie di sportivi che, anche se non devono magari contare letteralmente i passi, possono aver bisogno di un prodotto che li aiuti a tenere il conto degli spazi percorsi, i tempi di percorrenza, la velocità, la frequenza cardiaca e tutto il resto.
C’è una particolarità che va chiarita: sott’acqua è ovvio che non tutte le funzioni possono essere all’altezza. Mi spiego meglio: se la maggior parte dei contapassi è touch screen, è evidente che non può andare bene anche con l’acqua. Di conseguenza, i contapassi pensati per i nuotatori spesso sono forniti di display (per l’esterno) ma anche di tasti che possano risolvere le funzioni del display, quando questo non funziona.
Tutto quello che abbiamo detto non significa che i contapassi impermeabili resistano a qualsiasi tipo di stress subacqueo. Sono pensati perlopiù per acque basse, non profonde. Se per esempio siete una persona appassionata di immersioni e cose simili, dovrete evitare i contapassi. Per voi esistono specifici orologi che riescono a sostenere la pressione anche su fondali molto profondi. Questo varia a seconda del modello, ma sappiate che ne esistono parecchi.
Materiali di costruzione
I materiali di costruzione possono essere diversi, ma in generale si tratta di varie tipologie di plastiche. Questo perché la plastica, oltre ad essere molto economica, è anche il materiale per eccellenza che può resistere a tanti fattori, atmosferici e non.
Marche più famose
I contapassi sono dispositivi sportivi per antonomasia, ma quali sono le marche più note che li producono? Be’, è chiaro che ogni marca e brand sono a sé stanti e offrono, singolarmente, prodotti di vario livello.
Se invece voleste prodotti leggermente più abbordabili a livello economico e anche meno pretenziosi, potreste scegliere la Willful, la Fitbit, la Xiaomi. Queste ultime tre sono forse le più adatte al consumatore medio, che hanno di conseguenza il miglior rapporto qualità prezzo.
Fasce di prezzo
È giunto il momento più critico. In questo paragrafo affronteremo il tema dei costi dei contapassi, tenendo conto sia della tipologia di prodotto, sia della marca, sia delle caratteristiche tecniche. Come potete immaginare, e come il titolo suggerisce, i contapassi possono essere divisi in tre fasce di prezzo principali. Una fascia più economica, una fascia mediana, diciamo, e una fascia molto costosa.
Alla fascia media si rivolgono gli utenti un po’ più attenti a certe cose, alla salute e allo sport. Quindi si arriva qui perché si cerca un prodotto leggermente più professionale. In questo caso si va dai 60 euro fino a un massimo di 150 euro.
La fascia costosa è ovviamente quella più professionale e di altissimo profilo. Qui vengono proposti modelli di contapassi e smartwatch davvero completi di tutto e all’avanguardia. Diciamo che sono prodotti davvero pensati per i professionisti (se non ne avete bisogno, in sostanza, evitate di comprarli, perché costano davvero tanto). Si parla di un prezzo che va dai 150 euro e che può arrivare anche ai 300 euro.